Come ascoltare e coinvolgere gli abitanti nel processo di co-gestione di un bene pubblico?
Come permettere alle comunità coinvolte nella trasformazione e co-gestione di uno spazio e di innescare un cambiamento sistemico?
Queste, e molte altre, sono le domande che ci hanno guidato nel quarto modulo guidato da Guglielmo Apolloni, e siamo davvero entusiastə della quantità di idee che sono emerse per ampliare il processo di Montevergine Park, piccola area di biodiversità nel cuore del centro storico di Salerno.
Insieme, abbiamo “riscoperto la possibilità, la gioia e il bello di prendersi cura di un luogo, in questo caso di un giardino, che vuol dire anche prendersi cura di noi stessə, delle nostre comunità, dell’ambiente e del nostro futuro”. Questo il nuovo obiettivo attorno il quale ci siamo ri-trovatə e per il quale continueremo a lavorare nei prossimi moduli, che si terranno a partire da Settembre (puoi saperne di più sui prossimi appuntamenti della School qui).
Un grazie speciale a chi ha partecipato e alla Fondazione della Comunità Salernitana che ci ha ospitato!
E ora? Abbiamo un bel po’ di dati emersi in questi mesi, ma ci vediamo a settembre per continuare insieme il percorso dell’Habitat School!

Il progetto, a cura di Blam, è finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il patrocinio del Comune di Salerno, Paola de Roberto, Massimiliano Natella in collaborazione con Campania_ECO_Festival, Marea Salerno, Hormé Liberi Di Crescere,Zap laboratorio urbano, I semi del Futuro aps, EUniversity.
Con il contributo scientifico di Nicola Capone e il supporto di Diarc Unina, Evaluab, Il network RIVA, Osservatorio delle Politiche Urbane e Territoriali, Lo stato dei Luoghi, La rete ecstra APS, Montevergine Park