Salerno, Centro Storico

Lumina

Verso un Museo Luminoso Diffuso

Come stimolare la produzione artistica relazionale nella valorizzazione del patrimonio culturale considerato minore?

anno
2021
luogo
Chiesa dei Morticelli, Salerno
finanziato
Fondazione Cassa Rurale di Battipaglia;
Inner Wheel Salerno;
Banca Campania Centro
patrocinio
Comune di Salerno
instagram
@lumina_museodiffuso

#arte #relazionale
#installazione
#bando
#residenza

Abbiamo progettato Lumina con l’obiettivo di attivare nel tempo un Museo Luminoso Diffuso, una mappa di interventi luminosi capace di svelare sotto una nuova “luce” i luoghi emarginati del centro storico di Salerno, con la prospettiva di attivare un processo partecipato che possa consentire a questi luoghi di essere nuovamente parte dell’immaginario urbano collettivo. Attraverso una call internazionale, artisti, architetti, designer, scenografi sono invitati a progettare e realizzare l’intervento sotto forma di installazione temporanea strettamente connessa all’identità dei luoghi. Durante un periodo di residenza, il vincitore della call è invitato in città per realizzare l’opera, indagare il territorio e attivare uno scambio con i residenti mediante l’utilizzo di pratiche partecipative laboratoriali.

  • Mappatura – Individuazione collaborativa dell’area da individuare
  • Bando – Pubblicazione della call internazionale per selezionare autore e idea vincitrice
  • Residenza – L’autore, o autrice dell’opera vive una settimana in città per realizzare/completare il proprio intervento con il coinvolgimento delle comunità ove possibile

La prima edizione 2021 è stata vinta dall’artista torinese Pietro Ballero e la sua opera “È amore vero”. L’intento è svelare sotto una nuova “luce” quei decori/orrori urbani che, in forma di scritte sui muri, sono una presenza quotidiana all’interno dell’immaginario collettivo.
L’installazione ricalca con la stessa calligrafia, in scala 1:1, la scritta originale “É AMORE VERO” posta sulla parete esterna dell’ex-chiesa dei Morticelli, mediante l’utilizzo di un neon colorato realizzato da artigiani campani. La dedica d’amore diventa così un’installazione artistica e l’installazione uno statement, una dichiarazione d’amore al Bene rigenerato dal 2018 da Blam, e all’intero quartiere.

Giuria:
Maria Cerreta, arch. prof. esperta in pratiche collaborative presso il Diarc Unina – Architettura – Università di Napoli Federico II;
PatriciaPulles, curatrice d’arte;
Maria Luna Nobile, arch. prof. esperta in pratiche di rigenerazione urbana presso Umeå University;
Javier Sanchez Merina, arch. prof. presso UA – Universitat d’Alacant / Universidad de Alicante;
Samuele Stirano, lighting designer;
Marianna Fiocco, rappresentante del Club Inner Wheel Salerno Est;
Rosa Maria Caprino, rappresentante della Fondazione Cassa Rurale Battipaglia;
Mimmo De Maio, rappresentante del Comune di Salerno, architetto, assessore all’Urbanistica
Sabrina Prisco, rappresentate del quartiere.

Durante la settimana di residenza d’artista a Salerno, sulla scia della deriva psicogeografica suggerita dai situazionisti, Pietro Ballero si è immerso nella città conoscendo i suoi abitanti attraverso l’esperienze delle Derive Urbane: esplorazioni del quartiere in cui i cittadini sono stati coinvolti dall’artista nel collezionare, catalogare e archiviare i segni presenti sui muri del centro storico. Armati di dispositivi fotografici, gli abitanti hanno così attivato con Pietro Ballero una caccia al tesoro nel tentativo di raccogliere tali testimonianze e ri-scoprire, insieme, camminando alla deriva, la propria città.

Il materiale raccolto dalle Derive Urbane è diventato materia viva su cui riflettere e lavorare insieme per comporre un “Manifesto Poetico”. Durante questo laboratorio, gli abitanti hanno scomposto e ricomposto le scritte raccolte per convertire, attraverso la tecnica del collage, un gesto vandalico in una dedica d’amore alla propria città. Il Manifesto Poetico, ricomposto da Pietro Ballero e Giacomo Clemente, è divenuto affissione in Largo Plebiscito per potervi estrarre nuove parole da illuminare.

Classe ’92 di Torino, nel 2016 si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dopo aver frequentato un anno presso l’École supérieure des arts Saint Luc di Liège, in Belgio. A seguito di un’esperienza presso l’École Supérieure des Beaux Arts di Parigi si laurea presso il corso magistrale di Arti Visive e Moda dello IUAV di Venezia.
Nel 2019 è invitato a partecipare alla residenza BoCs Art di Cosenza curata da Giacinto di Pietrantonio. Nello stesso anno è selezionato tra i finalisti della ottava edizione del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. Attualmente vive e lavora fra Torino e l’Olanda, dove frequenta un Master in Fine Arts presso l’HKU di Utrecht.
 

La prima edizione è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’associazione Inner Wheel Salerno C.A.R.F, Fondazione Cassa Rurale Battipaglia e Banca Campania Centro con il supporto del Comune di Salerno, nel maggio 2021.

Foto: Vicky Solli, Luca Garelli
Video: Vittoria Cirillo

Dai un’occhiata al Manifesto Poetico in vendita presso iMorticelli.

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